- Susy Mix Stories
- 7771 views
Vi state chiedendo di chi sono queste borse e queste pochette davvero ricercate?
Finalmente possiamo svelarvi la collaborazione tra Susy Mix e Waxmore, progetto di imprenditoria femminile nato nel 2020 da un'idea di Maria Cristina Manca, antropologa e stilista, ed Elena Fortuna Di Bella Manca, specializzata in comunicazione e marketing - rispettivamente madre e figlia - che unisce moda e cibo, due pilastri del made in Italy, con l’obiettivo di conferire uno stile unconventional alle divise e agli accessori della ristorazione.
Perchè Susy Mix ha scelto di veicolare questo messaggio?
Lo abbiamo chiesto a Sonia Pappi - Brand Manager di Susy Mix - che ha fortemente creduto in questa partnership perchè “l'inclusione rappresenta per noi un elemento importante. Waxmore è un incubatore di lavoro per sarti di origine straniera. Il laboratorio fiorentino offre un training on the job di moda, taglio e cucito della durata di sei mesi, per i richiedenti asilo. Molti apprendisti che in Africa erano sarti, nel laboratorio di Waxmore hanno la possibilità di continuare a formarsi per essere inseriti nel mondo del lavoro. I tessuti wax africani sono bellissimi, con cromie che spiccano e che rendono qualsiasi cosa unica e riconoscibile. Non potevamo non rimanerne affascinati”.
“L'intero ricavato, come precisa Maria Cristina - sarà utilizzato per la III edizione di Voglio fare il sarto! Formazione di moda, taglio e cucito rivolta a rifugiati e richiedenti asilo che erano sarti nei loro Paesi. L'obiettivo è far imparare le tecniche italiane, stimolare la creatività e sostenere nel disegnare un progetto di vita e professionale. Inoltre, Waxmore inserisce gli studenti in stage o tirocini presso aziende che a volte li hanno assunti. La III edizione era in programma per lo scorso anno, ma tutto è stato bloccato per il covid-19 e stiamo lavorando per farla partire nei prossimi mesi”.
Maria Cristina Manca, per il suo grande impegno professionale e personale è stata inserita tra “Le 100 Donne che cambiano il mondo” su D de La Repubblica di agosto 2020.
I tessuti Wax parlano, raccontano storie, emozioni con un linguaggio che si sostituisce alla parola. Trasformare i Wax e unirli ai tessuti tinta unita, vuol dire per Waxmore dargli una lettura altra, tradurli in un linguaggio che esce dai canoni dell’identità e dell’appartenenza africana per diventare universale.
Cosa aspettate: scegliete la vostra preferita!